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For the English version, see below.
DIG è un’associazione culturale che dal 2015 sostiene il giornalismo in tutte le sue forme, in Italia e nel mondo.
Il nostro motto è “I wanna be your watchdog”.
Ogni anno organizziamo un evento di quattro giorni, DIG Festival, con l’obiettivo di portare in Italia il meglio del giornalismo investigativo a livello internazionale.
Ci dai una mano a crescere?
Un momento della cerimonia di premiazione di DIG Festival 2020 (foto di Ylenia Ciccarese).
Abbiamo 100 giorni per rendere il nostro festival migliore, più forte e più libero.
Se credi che il giornalismo sia un valore importante per la società e per la democrazia, da oggi puoi aiutarci a sostenere la missione di DIG e la sua indipendenza.
Il 100% delle donazioni raccolte attraverso questa campagna servirà a finanziare le attività di DIG Festival 2021: Unmute, che si terrà a Modena dal prossimo 30 settembre al 3 ottobre.
Proiezioni, talk, dibattiti, lezioni, concerti e seminari di formazione: investiremo il ricavato di questa campagna per dare la parola a voci poco rappresentate nel dibattito pubblico internazionale, ma non per questo meno importanti.
I soldi raccolti verranno utilizzati anche per finanziare un documentario di inchiesta attraverso il DIG Pitch, il nostro premio dedicato ai giornalisti freelance assegnato da una giuria internazionale.
La giuria di DIG 2020, a Modena (foto di Mattia Vacca).
In cambio di una donazione, a seconda del reward che sceglierai, potrai accedere a esperienze uniche durante il festival, alla visione dei migliori documentari dell’anno, oppure ottenere merchandise in tiratura limitata e una imperdibile stampa d’artista.
Scegliendo la donazione “Supporting Digger” otterrai:
Scegliendo la donazione “Soul Digger” otterrai:
Scegliendo la donazione “Truth Digger” otterrai:
Scegliendo la donazione “Watchdog” otterrai, oltre a tutti i benefit inclusi nel pacchetto Truth Digger, anche:
Potrai ritirare i tuoi reward di persona (e conoscerci!) durante DIG Festival 2021, a Modena; in alternativa, potrai comunicarci un tuo indirizzo di spedizione e riceverai il tutto direttamente a casa tua nel mese di ottobre 2021.
Altrimenti, puoi scegliere di sostenere DIG attraverso una donazione libera di qualsiasi importo.
DIG è un’associazione culturale senza fini di lucro che dal 2015 sostiene il giornalismo, e in particolare il giornalismo investigativo, in tutte le sue forme, in Italia e nel mondo. Il nostro motto è “I wanna be your watchdog”.
DIG sta per Documentari, Inchieste, Giornalismi e richiama l’azione dello “scavare”, to dig in inglese. Dal 2015 organizziamo e promuoviamo un Festival che è diventato un punto di riferimento per i giornalisti e le giornaliste che si dedicano a inchieste e reportage: a loro DIG offre contatti con i maggiori broadcaster europei e un pitch dedicato per raccogliere parte del budget utile a produrre storie importanti. Dal 2020 il Festival si tiene a Modena, ogni inizio d’autunno.
Alla presidenza della nostra giuria internazionale, composta da personalità rilevanti del giornalismo mondiale, si sono alternati negli anni figure di assoluto prestigio come Naomi Klein, Gavin MacFadyen, Jeremy Scahill, Günter Wallraff e Alexander Nanau, il regista rumeno del film Colectiv (due nomination agli ultimi Oscar) che nel 2020 a Modena ha diretto i lavori della giuria.
Un talk di DIG 2020, nel Laboratorio Aperto di Modena (foto di Ylenia Ciccarese).
Con il nostro impegno cerchiamo di dare risalto a voci e storie sottorappresentate o invisibili nei media mainstream, invitando sul palco giornalisti, documentaristi, whistleblower, attivisti, scrittori, artisti. La nostra vocazione è internazionale: dal 2015 a oggi abbiamo accolto 300 ospiti provenienti da oltre 40 paesi diversi.
Dal 2020 assegniamo un premio speciale, il Watchdog Award, conferito l'anno scorso a Isaia Invernizzi dell’Eco di Bergamo (per il modo esemplare in cui ha raccontato la pandemia di Covid nella città lombarda) e a Veronika Munk di Telex.hu (per avere difeso la libertà di stampa in Ungheria sotto il regime di Viktor Orban).
Mentre l’avanzata dei populismi e delle dittature silenzia e incarcera le voci indipendenti, dalla Russia alle Filippine a Hong Kong, e l'Italia continua ad arrancare nelle classifiche mondiali della libertà di stampa, crediamo di essere riusciti a costruire un piccolo esempio virtuoso di resistenza e di celebrazione dell’importanza del giornalismo nelle vite di tutti noi.
Lo abbiamo fatto nel nostro stile, con rigore, dando vita a uno spazio sicuro e vibrante in grado di catalizzare le energie di tutti, nel nome dell’inclusività e della diversità. I nostri valori fondanti sono tre: indipendenza, impegno e trasparenza.
Dietro all’Associazione DIG c’è un piccolo ma combattivo gruppo di amanti del giornalismo investigativo, impegnati da sempre in prima linea nella sfida di valorizzare una categoria professionale troppo spesso sotto attacco.
Il presidente dell’associazione è Matteo Scanni (autore e documentarista), il vicepresidente è Alberto Nerazzini (giornalista investigativo, documentarista e podcaster). Il direttivo è composto anche da Davide Fonda (giornalista e filmmaker), Philip di Salvo (ricercatore e giornalista esperto di hacking e sorveglianza) e Valerio Bassan (esperto di comunicazione e nuovi modelli del digitale). Il team di DIG è affiancato da un gruppo di professionisti che lavorano alla produzione del festival: Francesca Modena, Andrea Zini, Giulia Bononi, Francesca Minozzi, Gabriel Maccieri, Giulia Penta. L’associazione si compone inoltre da 33 soci.
Il team di DIG (foto di Ylenia Ciccarese).
DIG Festival è una manifestazione indipendente. I nostri finanziamenti arrivano da soggetti pubblici: nel 2021, dalla Regione Emilia-Romagna, dal Comune di Modena e dalla Fondazione di Modena.
A fronte di un piccolo budget, cerchiamo di garantire un evento aperto (e quasi interamente gratuito) della durata di quattro giorni che accoglie idee e costruisce relazioni, anche con le realtà del territorio modenese che ci supportano, come Fondazione Collegio San Carlo, AGO, FEM, Laboratorio Aperto, Unimore, festivalfilosofia, a cui si aggiungono la Fondazione Ordine Giornalisti Emilia-Romagna, la Fondazione Cineteca di Bologna e alcune aziende della regione.
La pandemia ha ristretto la nostra visione sul mondo, ha esasperato le distanze, ha occupato tutti gli spazi cognitivi e giornalistici, silenziando e cancellando storie e temi fondamentali.
Ovunque i broadcaster sono stati costretti a ridurre le produzioni, i freelancer e i reporter indipendenti hanno dovuto ripensare il senso stesso del proprio lavoro, incontrando nuove barriere e inesorabili pressioni.
Nella penombra generata dall’emergenza continua, il racconto dei fronti caldi arriva da remoto, debole e disturbato, proprio mentre le disuguaglianze e gli assalti alla democrazia, ai diritti, alle libertà e all'ambiente si intensificano.
Perla Sardella, una dei finalisti del DIG Pitch 2020 (foto di Gabriel Macceri).
È tornato il momento di mettere l'informazione e il punto di vista al centro, amplificando le tante voci che per troppo tempo sono state messe in muto.
Abbiamo così deciso di intitolare UNMUTE la settima edizione di DIG Festival. «Togliere il muto», «smutare», quel gesto entrato in modo prorompente nelle nostre quotidianità per noi significa dare e alzare la voce, ascoltare, dialogare.
Dal 30 settembre al 3 ottobre 2021 portiamo a Modena freelancer coraggiosi, attivisti e reporter sotto attacco, registi, studiosi e artisti che lottano per dare voce alle loro indagini, interpretazioni e narrazioni della realtà.
Daremo spazio a decine di storie, testimonianze, documentari e protagonisti del nostro tempo, in nome di una missione – quella del giornalismo di qualità – oggi più che mai necessaria e vitale per riprenderci gli strumenti con cui comprendere il mondo.
Stay gold!
DIG is a cultural association which since 2015 has supported all forms of journalism, both in Italy and around the world.
Our motto is “I wanna be your watchdog”.
Every year, we organise a four-day event, the DIG Festival, with the aim of bringing to Italy the very best of investigative journalism on an international level.
Will you help us grow?
We have 100 days to make our festival better, stronger and freer.
If you believe journalism is an important value for society and for democracy, from today you can help us to support DIG’s mission and protect its independence.
100% of the donations gathered through this campaign will go to finance the activities of DIG Festival 2021: Unmute, which will be held in Modena from 30 September to 3 October.
Screenings, talks, debates, lectures, concerts and training seminars: we shall invest the proceeds of this campaign in giving space to voices that are underrepresented in the international public debate, yet not for this reason any less important.
The funds raised will also be used to finance an investigative documentary through the DIG Pitch: our funding prize dedicated to freelance journalists and conferred by an international jury.
In exchange for a donation, on the basis of the reward you choose, you will be given access to exclusive experiences throughout the festival, the viewing of the finest documentaries of the year, or you will receive limited-edition merchandising and an unmissable artist’s print.
By choosing the “Supporting Digger” package (€25), you will receive:
By choosing the “Soul Digger” package (€60), you will receive:
By choosing the“Truth Digger” package (€100), you will receive:
By choosing the “Watchdog” package (€450), as well as all the benefits included in the Truth Digger package, you will also receive:
You can pick up your rewards in person (and meet us!) during the DIG Festival 2021, in Modena; otherwise, if you give us your postal address, we will send your rewards straight to your home in the month of October 2021.
Or if you prefer, you can choose to support DIG through an open donation of any amount.
DIG is a non-profit cultural association which since 2015 has supported journalism, in particular investigative journalism in all its forms, both in Italy and around the world. Our motto is “I wanna be your watchdog”.
DIG stands for “Documentari, Inchieste, Giornalismi” (“Documentaries, Investigations, Journalisms”), and also reflects the act of “digging” deeper. Since 2015, we have organised and promoted a Festival which has become a point of reference for those journalists who focus on investigation and reportage: DIG provides contacts with the main European broadcasters as well as a special pitch section to help fund part of the budget to be used to produce major stories. Since 2020, the Festival has been held in Modena, at the start of autumn.
Over the years, the chairmanship of our international jury, made up of leading figures from the world of journalism, has alternated between such prestigious figures as Naomi Klein, Gavin MacFadyen, Jeremy Scahill, Günter Wallraff and Alexander Nanau, as well as the Romanian director of the film Colectiv (nominated twice at the last Oscars), who headed the 2020 jury.
With our commitment, we try to highlight voices and stories underrepresented or invisible in the mainstream media, inviting journalists, documentary filmmakers, whistleblowers, activists, writers and artists to take to the stage. Our vocation is international: since 2015, we have welcomed 300 guests from over 40 different countries.
Since 2020, we have awarded a special prize, the Watchdog Award, to Isaia Invernizzi of the Eco di Bergamo (for the exemplary way in which he reported on the Covid pandemic in the Lombard city) and Veronika Munk of Telex.hu (for defending press freedom in Hungary under the Viktor Orban regime).
While the advance of populism and dictatorships silencing and imprisoning independent voices, from Russia to the Philippines to Hong Kong, and while Italy itself continues to lag behind in world press freedom rankings, we believe we have managed to build a small yet virtuous example of resistance and celebration of the importance of journalism in the lives of us all.
We have done so in our own style and with rigour, creating a safe and vibrant space that can catalyse everyone’s energies, in the name of inclusivity and diversity. We have three core values: independence, commitment and transparency.
The pandemic has narrowed our view of the world, exacerbated distances, occupied all cognitive and journalistic spaces, silencing and erasing stories and key issues.
Wherever broadcasters have been forced to cut back on productions, freelancers and independent reporters have had to rethink the very meaning of their work, encountering new barriers and inevitable pressures.
In the dim light cast by the ongoing emergency, the narrative of international hotspots comes from afar, reaching us weak and disturbed, just as inequalities and assaults on democracy, rights, freedoms and the environment are intensifying.
The time has come again to place information and points of view at the centre, amplifying the many voices that have been muted for too long.
We therefore decided to name the seventh edition of the DIG Festival UNMUTE: that gesture which has become a key part of our daily lives, and which for us here means raising our own voices, listening and opening up dialogue.
From 30 September to 3 October 2021 we will bring to Modena courageous freelancers, activists and reporters under attack, filmmakers, scholars and artists who struggle to make their voices heard, along with their investigations, interpretations and narrations of reality.
We will give space to dozens of stories, testimonies, documentaries and protagonists of our time, in the name of a mission – that of quality journalism – today more than ever necessary and vital in order to regain the tools with which to interpret the world.
Behind the DIG Association, there is a small but feisty group of lovers of investigative journalism, who have long been at the forefront of the challenge to enhance a professional category that is all too often under attack.
The president of the association is Matteo Scanni (author and documentary filmmaker), while the vice-president is Alberto Nerazzini (investigative journalist, documentary filmmaker and podcaster). The board is also made up of Davide Fonda (journalist and filmmaker), Philip di Salvo (researcher and journalist, expert in hacking and surveillance) and Valerio Bassan (expert in communication and new digital models). The DIG team is supported by a group of professionals working on the production of the festival: Francesca Modena, Andrea Zini, Giulia Bononi, Francesca Minozzi, Gabriel Maccieri and Giulia Penta. The association also consists of 33 members.
DIG Festival is an independent event. Our funding comes from public bodies: in 2021, it comes from the Emilia-Romagna Regional Council and the municipality hosting the Festival, Modena.
Despite our small budget, we try to guarantee an open (and almost entirely free) four-day event that welcomes ideas and builds relationships with other public bodies across the Modenese territory, such as the Fondazione Collegio San Carlo, AGO, FEM, Laboratorio Aperto, Unimore, festivalfilosofia, with the support of Fondazione Ordine Giornalisti Emilia-Romagna, Fondazione Cineteca di Bologna e some active companies in the region.
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